Ottimizzazione di terapie a base di vescicole extracellulari per fegato (HALIFIB)
Abstract
Il progetto HALIFIB (Hyaluronic Acid-based delivery of extracellular vesicles for LIver FIBrosis) è stato avviato nel novembre del 2022 con l’obiettivo di sviluppare trattamenti terapeutici a base di vescicole extracellulari derivate da cellule stromali mesenchimali (MSC). A questo proposito, pazienti affetti da steatoepatite non-alcolica (NASH) potrebbero beneficiare di una terapia a base di vescicole. La NASH è, infatti, una forma aggressiva della sindrome da fegato grasso non-alcolica (NAFLD), caratterizzata da steatosi, infiammazione cronica del fegato e da insorgenza di fibrosi. Purtroppo, i farmaci disponibili non sarebbero in grado bloccare la progressione della fibrosi. Pertanto, entrano in gioco le vescicole extracellulari, le cui proprietà anti-infiammatorie e anti-fibrotiche sono documentate sia in vitro che in modelli animali.
STRATEGIA
Nonostante l’innato tropismo per il fegato, le vescicole extracellulari sono soggette rapida clearance. Perciò, occorrono somministrazioni ripetute per raggiungere risultati significativi. Di conseguenza, vogliamo sviluppare le seguenti strategie per incrementare il tempo di contatto tra vescicole extracellulari e fegato bersaglio: 1) coating di vescicole a base di acido ialuronico per migliorare la loro targeting ability; 2) sviluppo di idrogel iniettabili (in situ-forming hydrogels) che fungeranno da “depot” per il rilascio prolungato di vescicole.
IMPATTO
La progressione della fibrosi epatica determina l’insorgenza di cirrosi e carcinoma epatocellulare (HCC), per i quali il trapianto di fegato rappresenta l’unico trattamento efficace. Tuttavia, la carenza di organi genera la necessità di trattamenti in grado di inibire la progressione della malattia. Purtroppo, i farmaci disponibili sono caratterizzati da effetti avversi e/o bassa efficacia. Di conseguenza, nessuno di essi è stato approvato dell’EMA o dall’FDA. Inoltre, tali farmaci agirebbero su un singolo bersaglio, il che aumenta la probabilità di scarsa efficacia. Per contro, i farmaci multi-target starebbero emergendo come il futuro delle terapie anti-fibrotiche. Essendo multi-target, le vescicole extracellulari hanno il potenziale di terapia anti-fibrotica efficace e priva di effetti avversi.
Finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
Pipeline
-
CLINICAL
NEED -
DISEASES
ANALYSIS - DISCOVERY
-
PRECLINICAL
VALIDATION -
PRECLINICAL
DEVELOPMENT -
CLINICAL
STUDIES
Principal Investigator
Contatto
Team di progetto:
Claudia Carcione
Aree terapeutiche:
Prodotto:
Farmaci biologici
Collaborazioni:
- Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA (Università di Padova)
- Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (IRCCS ISMETT), Palermo
- Lab. di Polimeri Biocompatibili, Dipartimento STEBICEB (Università degli Studi di Palermo)
- Fondazione IRET, Tecnopolo di Bologna (Università di Bologna)
- La Maddalena Cancer Center, Palermo
- Dipartimento di Scienze Mediche (Università di Torino)
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